Svelato il vero volto dei Daft Punk: di giorno girano in metro e in bici, di notte si trasformano! Hanno fondato il loro successo sulla musica elettronica e sul mistero, ora sono reduci dai Grammy Awards e dal Brit 2014...
Guy-Manuel de Homem-Christo e Thomas Bangalter sono i giovani francesi dietro alla maschera futuristica che colleziona un successo dopo l'altro!
Dal Corriere:
Giù la maschera, anzi il casco, Daft Punk. Il duo - teso tra musica e mistero - svela la propria identità a «Paris Match». Ecco «il vero volto dei Daft Punk» titola, giovedì mattina, il noto settimanale francese che fa di più, svelando particolari inediti sulla vita dei due cantanti francese di musica elettronica più noti in Europa, e non solo. Reduci dall’ultimo riconoscimento ottenuto in Inghilterra dove, appena ventiquattro ore fa, i Daft Punk si sono aggiudicati il Brit Awards come migliore gruppo internazionale: «I robot che hanno conquistato la Gran Bretagna e non solo», è stato il commento dei giornali inglesi.ANONIMI DI GIORNO, DIVI DI NOTTE - Da Mairie-d’Issy a Porte-de-la-Chapelle, nessuno lo riconosce quando prende la linea 12 della metro di Parigi. Auricolari alle orecchie, capelli lunghi, pantaloni larghi, Guy-Manuel de Homem-Christo veste come il tipico uomo invisibile parigino. In un quartiere più centrale, tra la sede del Comune e piazza della Repubblica, Thomas Bangalter gira sulla bicicletta del Vélib (il bike sharing parigino). Quando si ferma a un semaforo, nessuno nota la sua faccia con la barba. Tanto anonimi durante il giorno, questi due parigini si trasformano di notte in supereroi della musica. Il 26 gennaio, la loro presenza ha fatto alzare in piedi tutta la platea dei Grammy Awards. Paul McCartney et Ringo Starr, Beyoncé e Jay-Z, nomi noti in tutto il mondo, hanno ballato e applaudito i Daft Punk francesi. A Los Angeles, Thomas e Guy-Man sono di casa: vi trascorrono sei mesi in un anno. Come attori di Hollywood, hanno scelto, nel 2001, una casa in comune. In un bosco con piscina. Nel salone, troneggia un personaggio «Chewbacca» a grandezza naturale, dalla saga Guerre Stellari e «L’impresa» di «Star Trek», alto 2 metri. Nel 2004, Thomas ha portato questa creatura robotica in una grande teca, in stile futurista, vicino alla villa.TRA LA CALIFORNIA E LA FRANCIA - In California, i due Daft Punk hanno anche uffici di produzione, la casa madre della loro quarta produzione (disco) «Random Access Memories», un successo planetario con oltre 3 milioni di copie vendute. Passeggiano su La Brea o Sunset Boulevard, in compagnia del rapper Pharrell Williams. Tutti quelli che li incrociano, pensano che «ragazzi fortunati». Ma forse non tutti sanno che hanno fatto fortuna solo con le loro capacità. Il lancio dell’album è iniziato nella trasmissione televisiva «Saturday Night Live». Oggi gli Usa sono il paese dove vendono più dischi. I mitici Simpson rendono omaggio ai Daft Punk in un episodio dove, un personaggio, indossa un casco da robot. Il loro produttore è un’americana e ha portato in Francia il loro ultimo cd, con un sistema a codice segreto per evitare plagi.SUCCESSO E RICONOSCIMENTI - Musica senza confini. Hanno ottenuto 5 riconoscimenti ai Grammy Awards, ma hanno rifiutato di partecipare a «Victoires de la musique» (I Grammy francesi). «Il loro album è una produzione americana – spiega un critico – non sono intenzionati ad estendersi in ambito francofono». «Molti cantanti francesi non partecipano a questa manifestazione - aggiunge il produttore Marc Teissier du Cros – soprattutto i più moderni, che la considerano un varietà». Dal canto suo, Christoph-Palatre, presidente dei Grammy francesi, non capisce il loro rifiuto: snobismo o rifiuto della Francia?LA CARRIERA - É stata la Virgin Records, casa inglese, ad offrire loro il primo contratto, nel 1995: fanno «Daft Punk», «punk stupido», in francese, definizione affibbiatagli da un giornalista inglese. Nati a metà degli anni ‘70, Thomas e Guy-Man, hanno visto la nascita del primo computer Macintosh. I loro brani, oggi, vanno sia in Rete che sulla radio. Per i «Daft» la musica è senza confini e la lingua inglese è solo una sorta di convenzione, un passaporto necessario.Giù la maschera, anzi il casco, Daft Punk. Il duo - teso tra musica e mistero -svela la propria identità a «Paris Match». Ecco «il vero volto dei Daft Punk» titola, giovedì mattina, il noto settimanale francese che fa di più, svelando particolari inediti sulla vita dei due cantanti francese di musica elettronica più noti in Europa, e non solo. Reduci dall’ultimo riconoscimento ottenuto in Inghilterra dove, appena ventiquattro ore fa, i Daft Punk si sono aggiudicati il Brit Awards come migliore gruppo internazionale: «I robot che hanno conquistato la Gran Bretagna e non solo», è stato il commento dei giornali inglesi.
