Siamo agli sgoccioli per il gran finale della settimana della Moda Donna e gli eventi nella sua capitale si incastrano a fatica. Ieri pomeriggio mi sono concesso un giretto nel quadrilatero con la Wanda e un pò di riflessioni me le sono fatte. Innanzitutto che il quadrilatero è insignificante! Cosa ci voleva a chiudere la traffico almeno via Montenapoleone rialzando la carreggiata con pannelli di legno al filo dei marciapiedi e rivestire il tutto con tappeti rossi, piante e qualche illuminazione particolare nel cielo, con fili di qualche sorta fissati alle pareti dei palazzi? Invece ho dovuto assistere alla solita processione di macchine costose (non dico di lusso perchè il lusso non si metta mai in mostra) di gente infighettata ed insopportabile, di ragazzotti mezzi nudi che sfilavano per le strade sognando di essere adottati da qualche zietto... Finale: mi becco pure la Hunziker con tanto di figo alto 2 metri a fianco... Oh, me tapino... (a proposti, Wanny, è del '77 lei... )
Passiamo via Montenapo per dirigerci verso piazza San Babila (questo per rassicurarmi che l'hotel Armani procede senza ritardi... A proposito, mi assumete o no???) solo per scoprire che un bodyguard di una boutique è davvero quello spogliarellista che mi aveva fatto l'occhiolino in quel tal locale tempo fa...
Arriviamo in piazza San Babila dopo aver passato ben due Rolls Royce nere parcheggiate davanti a Louis Vuitton (arabi? Russi?) e vediamo un baldacchino di plastica in mezzo alla piazza con all'interno vestiti di Valentino... Baldacchino di plastica???
Passeggiamo per Corso Vittorio Emanuele e Sorpresa! Il Cinema Excelsior non c'è più! Oddio, che non ci fosse più lo sapevo da tempo, ma cosa ci avrebbero fatto mi mancava... In pratica ha aperto un spazio molto particolare, progettato dall'archista preferita dall'ex Presidente Chirac, Jean Nouvel, che potrebbe piacere molto al mio amico Rano (magari ci faremo un giretto se viene a trovarmi...). In 5 piani di morbidezza ci hanno farcito dentro una boutique per donna, una per uomo, una profumeria, un bar, un ristorante e al -1, udite udite, un supermercato del meglio del Made in Italy alimentare... Adovo!!! :P
Uno spazio sicuramente sperimentale, un tutt'uno di collegamenti, con tanto cemento a vista rivestito di resina come piace a me, con tanti led (senza i quali mai l'avrei notato!), uno spazio particolare e di tendenza: insomma, quello che Milano dovrebbe essere a parer mio...
Il concetto dell'edifico originale come involucro che contiene una sorta di conchiglia di percorsi l'abbiamo già visto in un altro recente esempio dell'architettura contemporanea ben riuscita a Milano, ossia il Museo del '900, a sua volta copia del Guggenheim di New York di Wright.
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Jean Nouvel |
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il Museo del 900 |
Un esempio dell'illuminazione dei led che fanno da marcapiano allo spazio Excelsior:
Ecco cosa ne pensa Marta Casadei su Vogue:
Un nuovo concetto di shopping nel cuore di Milano: verrà svelato questa sera Excelsior, uno spazio del Gruppo Coin
nel quale si intrecciano food, arte e moda. Per un'esperienza a 360
gradi che, come trait d'union, ha la ricerca: del capo giusto da
indossare, in uno dei tre piani della boutique Antonia; del piatto giusto da assaporare, nell'Eat Store.
Excelsior che nasce dal progetto di recupero della struttura del Cinema Excelsior da parte di un archistar come Jean Nouvel, è articolato in due strutture dal piglio moderno, per un totale di 4mila metri quadrati. Il design contemporaneo non dimentica, tuttavia, il passato: Nouvel ha voluto dialogare con la storia dell'edificio. "Qualche volta il passato rifiuta di morire e, contro ogni previsione, resuscita - ha detto Jean Nouvel in esclusiva a Vogue.it
- . Sulle tracce del cinema Excelsior sono apparsi dei fuochi fatui,
delle immagini fugaci che si percepiscono attraverso alcuni riflessi. Creano l'aura del nuovo Excelsior. Così il passato evoca il futuro e, nelle finestre che sono gli occhi della facciata vanno verso il nuovo splendore della vita, l'invito all'incontro".
Nei quattro piani - che si aggiungono al basement, dedicato alle nuove esperienze food, ed al ground floor, dove lo spazio beauty e gli shop-in-shop di prestigiosi marchi come Tiffany & Co. e Valextra sono affiancati ad un Design Bar affacciato sulla Galleria del Corso - di Excelsior va in scena lo shopping del futuro: "Excelsior Milano è uno spazio innovativo
che mischia, contaminandoli, moda, accessori, gioielli, beauty, food.
Il cliente che Excelsior Milano vuole attirare ha un gusto preciso, ha
frequentazioni internazionali, è informato. L'esperienza di acquisto che
noi proponiamo punta alla mescolanza dei generi, selezionando i marchi meno consueti e puntando sempre all'eccellenza. Molto più di un moderno megastore, Excelsior Milano, progettato da Jean Nouvel, ha l'ambizione di diventare luogo di socializzazione,
un posto dove incontrarsi, dove fare acquisti gratificanti, dove
scegliere un take away di cibo raffinato da portarsi in ufficio o a casa
la sera, dove fare una spesa di alto profilo. Un luogo tipico di una metropoli, che a Milano non c'era".
Un omaggio alla moda, in occasione dell'apertura del multibrand store sarà la special exhibition Three hundred and seventeen & counting covers for Vogue Italia che raccoglie gli scatti realizzati da Steven Meisel tra il 1988 e il 2009.
risorse:
http://www.excelsiormilano.com/#
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