Notizie
Caricando...

Michael Caine: il ritorno!


Non so perchè, ma Michael Caine mi ha sempre ispirato ironia e sicurezza insieme al solo vederlo, forse perchè un pò mi ricorda i film della mia infanzia, forse perchè ancora lo vedo in quella spassosa interpretazionde del padre ironico, distaccato ed impacciato che era in Austin Powers.



da ilsole24ore.com:

Michael Caine torna protagonista a 77 anni nei panni di un ex marine

di Andrea Chimento


All'inizio della sua carriera cinematografica l'attore inglese Michael Caine dichiarò: «Prima di tutto scelgo le parti più importanti. Ma se non arrivano mi butto sulle mediocri e se per caso non riesco a ottenere neanche queste, mi aggrappo ai personaggi di sottofondo che mi permettono a fine mese di pagare l'affitto».
Due Oscar all'attivo
Oggi, con due premi Oscar all'attivo (vinti per «Hannah e le sue sorelle» di Woody Allen nel 1986 e «Le regole della casa del sidro» di Lasse Hallstrom del 1999) e il titolo di baronetto di cui è stato insignito nel 2000, pagare quell'affitto non sarà certo un problema per Caine, che ha però faticato molto nei primi anni '50 per scrollarsi di dosso quell'aria da cockney dei sobborghi londinesi (è nato a Bermondsey il 14 marzo del 1933) tutto pub e scazzottate che in realtà gli apparteneva soltanto in parte.
I primi successi
I primi successi li ottenne soltanto a metà anni '60 con la trilogia di Harry Palmer («Ipcress», «Funerale a Berlino» e «Il cervello da un miliardo di dollari») dove interpreta una sorta di anti-007 creato dalle pagine di Len Deighton: sarà in questo ruolo che sfoggerà per la prima volta il suo stile d'attore raffinato e autoironico che porterà avanti per tutto il resto della sua carriera.
Nei panni di Harry Brown
Oggi, all'età di 77 anni, Caine si è trovato a vestire i panni di un personaggio molto diverso da quelli che è stato abituato a interpretare nel corso della sua lunga carriera. Nel film «Harry Brown» è infatti un ex-marine nord-irlandese in pensione che, poco tempo dopo essere rimasto vedovo, trova il suo migliore amico ucciso dalla malavita locale. Dato che la polizia non sembra in grado di compiere adeguatamente il suo dovere, sarà lo stesso Harry Brown a cercare di ristabilire l'ordine diventando una sorta di vigilante locale.
Era da «Sleuth» di Kenneth Branagh del 2007 (remake di una pellicola del 1972 di Joseph L. Mankiewicz di cui era già uno dei due interpreti principali in coppia con Lawrence Olivier) che Caine non otteneva un ruolo da assoluto protagonista: negli ultimi anni ha regalato preziose apparizioni in film importanti come «I figli degli uomini» di Alfonso Cuaron o il recentissimo «Inception» di Christopher Nolan, ma una parte stimolante come quella di Harry Brown la cercava probabilmente da diverso tempo.
Un'infanzia difficile
Al quotidiano francese «Le Figaro», che l'ha intervistato negli scorsi giorni in occasione dell'uscita del film nelle sale francesi, Caine (raccontando il suo passato) ha spiegato come il suo personaggio sia ricalcato direttamente su se stesso: «Ho trovato delle similitudini incredibili tra il personaggio di Harry Brown e me. Lui è come me, un figlio della classe operaia e un vecchio soldato. Ancor più importante è il fatto che il film è stato girato a Elephant and Castle, il difficile quartiere dove sono cresciuto […] Ho avuto un'infanzia difficile. Avrei potuto finire male come i giovani del film ma avevo una famiglia unita. Ho avuto anche la fortuna d'incontrare un vicario che toglieva i teddy boys dalla strada. È così che sono finito in un corso d'arte drammatica. Avevo 14 anni, ero brutto e pensavo che buttarmi sul teatro mi avrebbe permesso di conquistare delle belle ragazze. Avevo torto, perlomeno a quell'epoca».
La forza dell'ironia
Decisamente divertente e significativa è anche la battuta che pronuncia quando gli viene chiesto se oggi si possa dichiarare orgoglioso di quelle origini cockney che cercava di nascondere per sfondare nel mondo del cinema: «Assolutamente. Volete sapere perché? Un cockney reagisce sempre ai pericoli e alle catastrofi con l'umorismo». Proprio come Michael Caine, nato nel 1933 come Maurice Joseph Micklewhite (prese il suo nome d'arte dal film «L'ammutinamento del Caine» del 1954), che alla soglia degli 80 anni, anche per parlare di un ruolo intenso e drammatico come quello di Harry Brown, mantiene sempre viva la sua celebre e unica autoironia.
Condividi su Google +

About Jimi Paradise

Jimi Paradise vuol dire gossip, celebrità, modelli, bonazzi e tanto, tanto altro...