Musica
E' ancora giovanissimo, ma ha già dovuto affrontare la vita con durezza. Domani esce il suo nuovo singolo MDSummer Nite, rigorosamente autoprodotto!
Noi abbiamo voluto intervistarlo per conoscerlo meglio! Lui è Alessandro Antonaci!
In questo momento nel mondo musicale l’unico modo per sfondare sembra essere partecipare a uno dei molti talent show. In passato hai mai pensato di giocare questa carta o hai preferito fin da subito puntare su una via apparentemente più complicata come quella dell’autoproduzione?
Non mi sono mai interessato ai Talent Show. Apprezzo "X Factor" e "The Voice", mentre disprezzo "Amici" per il modo in cui si prende gioco del talento facendo della competizione artistica un mero strumento per lanciare i "prescelti". Che poi, passami l'espressione, "fanno cagare". Vedi Emma Marrone e la sua figuraccia cosmica all'Eurovision… da piangere. Io comunque mi definisco più "performer" che cantante. Il mio punto forte è sicuramente il "ballare" nei miei video musicali e nei miei show, pieni di elaborate coreografie. Credo che l'Italia non sia il luogo più adatto per una figura come la mia, dall'impronta decisamente più USA. Preferisco "autoprodurmi" perché posso decidere tutto ciò che riguarda la mia musica e i miei progetti. E preferisco che la gente mi conosca per la mia arte ed i miei lavori, piuttosto che ricevere sei mesi di visibilità "gratuita" da talent show, che poi svanisce come una meteora e ti lascia a mani vuote.
Ora sei solista, cosa ci puoi dire in merito?
Posso dirti che è complicato. E' stato difficile separarmi dal mio collega, ma dopo mesi di difficoltà sono riuscito a ritrovare la mia vena creativa e ho prodotto il mio progetto più importante, il mio primo album di inediti "Pause".
Quest'album significa per me mesi di lavoro e fatica, ma allo stesso tempo di emozioni fortissime. Ho lavorato ai brani insieme ad un mio carissimo amico e collega, Arthur Djerrah. Lui rappresenta per me un compagno di vita, di musica, di arte. E' un genio e insieme abbiamo vissuto le più forti sensazioni nel portare alla vita il mio disco.
Sei presente su tutti i principali social, che rapporto hai con Facebook, Twitter e Instagram?
Ho un rapporto strettissimo con Facebook (LOL). Lo uso sia per la vita privata che per promuovere i miei progetti, mi trovo benissimo e ho instaurato un'intesa con un po' di persone che mi seguono. Twitter lo uso pochissimo, non mi piace molto. Instagram ho ripreso da poco ad utilizzarlo… Mi sono ritrovato con 600 seguaci senza averlo quasi mai usato!
Non pensi che quello che i social danno, come l’avere un rapporto più diretto con i fan possa avere come rovescio della medaglia quello di perdere una parte della propria privacy?
Io penso che nel caso di artisti che come me sono agli inizi, e non hanno ancora una visibilità mediatica elevata quali star di alto calibro, siamo ancora noi a decidere che cosa delle nostre vite buttare là fuori. Insomma io non ho i paparazzi che mi seguono ovunque io vada, sono io che decido cosa postare sul mio Facebook, posso ancora gestire le redini della mia vita privata, manipolando l'immagine "pubblica" che voglio dare di me. E, permettimi, non c'è cosa più triste di leggere articoli su alcuni artisti "emergenti" quali "Paparazzato con il nuovo ragazzo" - "Paparazzato al mare" con tanto di foto allegata, scattata probabilmente dalla mamma, dal fratello o dalla nonna.
Penso che un artista debba essere sincero, onesto, trasparente, come dovrebbe esserlo la sua arte. Non fasullo e ricco di articoli gonfiati e notizie decisamente false.
Cosa ne pensi della moda dei selfie allo specchio? Tu hai fatto una battaglia più “seria” anche tramite selfie...
Faccio selfie da tanti anni… Ancora quando questo termine non esisteva! Penso che sia divertente, a volte buffo, a volte sexy. In ogni caso è una parte di noi, è quella parte di noi che vogliamo mostrare agli altri, ciò che noi riteniamo sia il meglio. Io ho scattato parecchi selfie anche durante la mia lotta contro il cancro, e sono contentissimo ora di averlo fatto, perché posso tornare indietro e vedere che aspetto avevo, come ero coraggioso nel mostrarmi senza problemi, come probabilmente avevo imparar ad amarmi, nonostante per me il mio aspetto fisico contasse (e conti tutt'ora) davvero molto.
Usi immagini molto forti nel tuo prossimo singolo: anticipacene i temi, cosa ci vuoi dire?
"MDSummer Nite" è un brano dance, catchy ed orecchiabile, ma allo stesso tempo molto profondo. Ritengo sia il brano migliore che io abbia mai creato, ed è un featuring con il mio collega Arthur Djerrah. Il brano vuole dare letteralmente la sensazione di "volare" in alo nel cielo. Con questa canzone io comunico al mondo la mia voglia di essere "libero", essere "me stesso" e allo stesso tempo "prendo la mano" del pubblico e lo invito a seguirmi.
Perché essere liberi, "volare"è la cosa più bella del mondo, da quassù la vista è spettacolare.
La moda è un’altra tua passione? Ci dai alcune pillole per apparire sempre al meglio?
Onestamente, qualche anno fa ero parecchio infognato con l'alta moda. Capi firmati, pezzi unici. Ho sempre puntato all'originalità e cercato gli stores più particolari. Non mi piace comprare da Zara e simili, prezzi alti per prodotti dozzinali che vedrai poi addosso a mezza comunità gay di Torino e non solo. Io ho sempre speso davvero parecchio, ma sempre per l'unicità. Da Los Angeles a Sydney, ho acquistato pezzi forti, esagerati, stravaganti, e li indossavo per le strade, senza il minimo problema. Devo mostrarti una foto di come andavo in giro quando ho vissuto a Los Angeles… Con la mia Vivienne!
Quali sono i tuoi progetti per il 2015? Sei soddisfatto dell’anno appena passato?
Sto già lavorando ad un nuovo cortometraggio. Per chi non lo sapesse, sono anche un regista, anzi principalmente un regista. Ho creato questa nuova sceneggiatura in un momento davvero difficile, è risultato un lavoro pazzesco.
Ho messo insieme un cast di attori davvero in gamba e le riprese saranno il 5-6-7 dicembre. Siamo tutti molto emozionati e sappiamo che questo progetto andrà lontano! Il corto tratta di una storia d'amore gay e tocca tematiche decisamente attuali, in un contesto fortemente drammatico. Oltre al film continuerò a promuovere il mio album lanciando i miei prossimi singoli. L'anno passato lo definirei soddisfacente dal punto di vista creativo, con la pubblicazione del mio primo album "Pause" e del singolo e video "I'm Bad" di cui vado super fiero e che è stato anche nominato allo Sprockets Music Video Film Festival in Georgia! Per il resto… Il 2015 sarà decisamente migliore!