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No all' #omofobia - quattro chiacchiere con Indie Pride!

Iniziative


Per i gay italiani è stato davvero un anno al cardiopalma: all'incredibile successo dei vari Gay Pride si contrappongono nubi estere e nazionali, basta citare il nome di Putin o quello di Maroni...

indie+pride


Nel frattempo l'Italia si becca l'ennesima maglia nera: quella sulla discriminazione e l'omofobia! Tanto per cambiare... Noi ne abbiamo discusso con gli attivissimi ragazzi di Indie Pride!


omofobia
diffusione del linguaggio omofobico
secondo un recente sondaggio EU
D. Diciamo NO all'Omofobia: in questa frase si racchiude la campagna 2014 di Indie Pride. Ce nìè ancora bisogno? A che punto siamo?
R. Diciamo NO all'omofobia è un invito a metterci la faccia ad esporsi in prima persona perchè il primo passo per cambiare le cose e vincere l'omofobia è quello di non avere paura ad esporsi. 
L'omofobia purtroppo è un problema sociale quanto edicativo. Studi segnalano che ad oggi solo in Italia l'anno scorso ci sono stati 75 casi denunciati di violenze e discriminazione a fondo omofobo e solitamente solo il 20/30% di atti vengono denunciati, i numeri fanno capire il sommerso di un problema che tocca soprattutto i più giovani.

D. Avete in cantiere un sacco di iniziative: ci puoi parlare delle più importanti? Abbiamo sentito anche del contest #affacciati per di NO all'Omofobia, di cosa si tratta?
R. Ora stiamo lavrando soprattutto alle 2 date live di ottobre quella del 18 al TPO di Bologna e quella del 25 al Bloom di Mezzago (MB). #affacciati è una campagna che invita le persone a metterci la faccia con una foto affacciata dai posti più disparati e da postare poi sui social per dire No all'omofobia. E per chi volesse ce la può anche mandare a ciao@indipride.it

D. Quest'anno si è optato per un PRIDE multicentrico affiancato a quello Nazionale e le città erano stracolme: siamo di fronte a un cambio epocale dell'orgoglio gay-lesbo?
R. Non so se si tratti di un cambio epocale ma credo sia importante che cortei e manifestazioni possano essere fatti anche in città più di provincia anzichè nelle solite grandi città. Questo perché a mio avviso è proprio nelle piccole-medie comunità che si deve lavorare, luoghi magari più chiusi ed in cui è più facile vengano alimentate forme di intolleranza.

D. Versa una lacrima di rancore e una di gioia: per chi sono?
R. Rancore per tutti coloro che dietro la loro miopia e ipocrisia negano i diritti e portano con le loro azioni il seme della paura; gioia per tutti coloro che ci mettono la faccia e che nel loro piccolo ogni giorno contribuiscono a lottare per quei diritti che vengono negati.

onda+pride

D. La società in cui viviamo nel 2014: cosa ti rattrista di più e cosa, invece, ti da speranza?
R. Mi rattrista l'ignoranza e una sorta di educazione all'odio alla mancanza di inclusività; beh la speranza arriva da tutti coloro giovani e meno giovani che invece aprono gli occhi e fanno aprire gli occhi, la speranza di chi resiste sempre.

D. Ai giovani e ai giovanissimi: come convincerli a fare qualcosa per la causa? Che esperienze hai in merito?
R. I giovani ed i giovanissimi in buona parte sono già convinti, sono loro i primi a poter essere i testimonial con i loro coetanei di certi valori. Nei vari incontri di Indie Pride in giro per l'Italia sto vedendo proprio questo, un forte attivismo e anche una consapevolezza sentita. Penso a Daniel Saiani, neo presidente ArciGay di Trieste e Gorizia, ha 25 anni ma è una forza della natura!

D. Settimana scorsa è stata data la triste notizia dell'aumento dei casi di AIDS in Italia. Ce ne siamo forse dimenticati? Cosa abbiamo sbagliato?
R. Sì, ce ne siamo dimenticati! Non esistono più campagne di sensibilizzazione, spot televisivi o sui vari media italiani, non viene fatta educazione sessuale a scuola e non parlandone la gente pensa che sia un problema che non esiste più.

D. Domande noiose: dove vivi? Ti piace la tua città o ti trasferiresti all'istante? Com'è la tua giornata tipo?
R. Vivo a Bologna e sì Bologna mi piace, è un città a dimensione d'uomo. Lavoro quindi buona parte della mia giornata la trascorro in ufficio.

D. Concludiamo con un appello!
R. Dite NO al'omofobia, affacciandovi contro di essa!

indiepride.it
facebook.com/IndiePride00

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