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Se anche i gay hanno perso la fantasia!


Vittorio Feltri servo
Maschi e femmine sono riluttanti all'idea del matrimonio, i gay invece fremono dal desiderio di metter su casa.
E' Vittorio Feltri che parla, e noi del JHP abbiamo pensato di riportare qualche stralcio (sarebbe meglio dire straccio vista la qualità) dell'articolo uscito oggi sul Giornale.


L'articolo è il tripudio dell'idiozia di un giornalista che già fa fatica a capire che i gay sono maschi e femmine... o gli etero sono forse più legittimati a essere maschi e femmine solo perché copulando possono riprodursi?
La banalizzazione dei termini, a mio avviso, è la dimostrazione pratica di una scrittura con la mano sinistra, la voglia cioè di dire la propria buttando i fogli sparsi sulla scrivania, così per far casino senza dire un bel nulla.
E quindi giù di ars retorica e luoghi comuni, anzi chiamiamoli tòpoi che fa colto:
Come mai in una società nella quale maschi e femmine sono riluttanti a unirsi in matrimonio, financo a convivere, tant'è che il numero dei single aumenta  vertiginosamente, gli omosessuali viceversa fremano dal desiderio di mettere su casetta quale piccioncini, pur essendo accertato che campare sotto lo stesso tetto e dormire nel medesimo letto sono esercizi pesanti da reggere a lungo.
I gay un tempo erano considerati trasgressivi per definizione: gente priva di freni inibitori, di pregiudizi e di tabù sessuali, incline a dare e ricevere piacere senza porsi il problema della fedeltà, insofferente agli schemi dei cosiddetti benpensanti. Ora, mentre gli etero di stanno liberando dai vincoli tipici della coppia standard e propendono per la tolleranza del tradimento, in alcuni casi addirittura si difendono dalla noia accettando le orrende pratiche dello scambismo, loro, gli omo, mirano ad adottare le regolette che hanno tenuto in piedi per secoli le famigliole legate alla più rigida tradizione.
Ed essendo il giornale della famiglia Berlusconi può mancare un attacco ai giudici? ça va sans dire:
I matrimoni gay in Italia non erano ammessi. Giusto o sbagliato? Ciascuno la pensa a modo suo. Non è questo il punto e neppure la virgola. Sta di fatto che due signori, che si sposarono un annetto fa negli Stati Uniti, hanno ottenuto dal tribunale il diritto a iscrivere la loro unione nei registri dell'anagrafe. Di conseguenza il Comune ne ha preso atto e ha eseguito l'ordine. Non si può dire che i signori in questione siano marito e moglie, ma si deve dire che sono coniugi. 
E la chiusa epica:
Che tristezza: si sono persi nell'ovvio anche gli omosessuali d'altra epoca, che lottavano eroicamente contro il fanatismo machista, mai rassegnandosi al convenzionalismo. La nostalgia del puritanesimo è segno di decadenza.

Così per la cronaca il signor Feltri si è sposato DUE volte...ah la banalità della casetta in Brianza, col giardinetto, le pantofole e la pizza a domicilio....
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