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L'arte di Francis Bacon vol. 2

Francis Bacon sono io. E' per questo che sento nei confronti di questo artista quell'indissolubile legame di odio-amore ed indiscutibile curiosità che si prova per il diverso, ricerca che ti porta a trovare il tuo simile.
Bacon cerca e indaga quella sorta di campo magnetico oscuro ma invisibile che pervade la nostra esistenza. Bacon, molto probabilmente ha provato ribrezzo quando ha visto una carcassa di vitello pronta per il macello, come a tutti e noi è capitato (a me è capitato ieri, tornando a casa, che un furgone si aprisse davanti ad una macelleria con dei suini squartati appesi proprio mentre passavo io... ), ma ne è stato anche colpito, incuriosito e, forse, avrà pensato che anche noi di carne siam fatti. Sarà rimasto shockato di fronte al cadavere dell'amato dopo il suo suicidio, magari si sentì un pochinino in colpa, ma poi avrà rifiutato di associare la persona che conosceva e che aveva amato a quel cadavere informe e sanguinante... Come le carcasse del macello... Ma, soprattutto, avrà subìto pesantemente la propria omosessualità in un periodo dove non era solo considerata una devianza mentale, ma un reato vero e proprio: avrà subìto l'indifferenza della società e avrà cercato, come sempre noi facciamo, cercando il contatto con coloro che sono litigati con noi, di riallacciarsi ad essa, la quale sarà molto probabilmente rimasta indifferente, come una femme fatale... Avrà cercato anche di capire, probabilmente, il senso della religione, ma come tutti avrà abbandonato l'impresa...
il ritratto di Innocenzo X di Velasquez, base degli studi di Bacon


scena da "La Corazzata Potemkin" di Ejzenstein

Grida, urla, il papa di Bacon, ma noi non sentamo quella voce, l'urlo rimane in gola, soffocaro prima ancora di uscire di bocca, come i civili vittime della guerra ritratti nel film di Ejzentstein, che Bacon studiò molto. Il viso è lo stesso del fotogramma che ho inserito qui sopra: urlo muto! Il papa ha paura, vuole uscire, scappare, ma la sua gabbia dorata glielo impedisce! Perchè ha paura, perchè vuole scappare? Cos'ha visto? Cos'ha scoperto di così sconvolgente? Che tutto quello in cui crede e che ha sempre professato come Verità è sbagliato? Che il male è imbattibile proprio perchè sta anche dove non dovrebbe stare? O forse scappa semplicemente da una società che non riconosce, e mi viene in mente il papa di Nanni Moretti. O forse, ancora, è Bacon che grida? O siam tutti noi a voler gridare? Cosa?
Carcasse, sangue, visi sformati: realtà e sogno, luce e oblio, lucidità e schizzofrenia, tutto si mischia perchè, in realtà, tutto è DAVVERO mischiato, non ce ne accorgiamo ma è così! Impersoniamo sani di mente, ma siamo inevitabilmente (e inconsapevolmente) legati alla pazzia. Mi vien da pensare ai romanzi di Philip K. Dick ed alla società affogata nell'oblio onirico di Blade Runner (colui che corre sulla lama, da noi si dice 'sul filo del rasoio')... Ma questa è un'altra storia...




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