Ludwig Mies van der Rohe

Tataaaaaa: eccolo il post stile 'Corazzata Potëmkin'! Ebbene si, ci siete cascati! La perfida Miky vi ha adescati con una fotina sfiziosa porcellosa e ora non potete scappare, hahahahaha!!! (risata malefica, ndr)

Mi spiace, ma adesso vi sedete e mi ascoltate: Signore e meno signore, ecco a voi il papà del grattacielo moderno: Ludwig Mies van der Rohe.
L'architetto tedesco che ha fatto gran parte delle sue fortune negli States scappando dall'oscurantismo nazista, col suo Seagram Building a New York (l'edificio che ho usato per la cover) ha letteralmente stravolto il concetto di costruzione del grattacielo e dettato le leggi per tutto ciò che sarebbe stato costruito tra New York e Chicago dagli anni '60 in poi. Il grattacielo è la struttura in acciaio, non più coperta da pietra o mattone, ma visibilissima dietro il vetro. Il corpo prende istituzionalità dai tre livelli del tempio greco: basamento, colonna, frontone che qui diventano piazza (concetto estraneo alla fagocitante metropoli americana), corpo dell'edificio e cornice sommitale, e così Mies ha sistemato anche la critica dando fondamento alla sua novità, ma soprattutto ha inserito un edificio moderno all'interno dei canoni eterni della bellezza greca.

Mies, assieme a Gropius e Le Corbusier (solo per citarne alcuni) saranno i padri del Movimento Moderno, quello che sfocierà nell'International Style, e che tenterà di uniformare il mondo attorno a concetti e visioni comuni, ma anche di industrializzare l'architettura.

Paradossale che sarà proprio un americano a distaccarsi dal Movimento per creare la sua architettura organica, questo perchè, secondo lui, le radici dell'America non sono classiche, ma hanno respirato quel vento pieno di terra del deserto che c'è nella prateria più selvaggia. Sarà, infatti, proprio Frank Lloyd Wright il principale oppositore dei princìpi ispirati dal vento di libertà delle opposizioni ai regimi europei portati in America anche da Mies e ispiratori del Movimento Moderno, sarà proprio Wright, ancora a New York, a chiudere su se stesso, come in una chiocciola, l'edificio moderno, quasi a risposta della trasparenza del tedesco. Sarà, cioè, il Guggenheim di New York una delle più importanti riposte per quanto riguarda l'architettura in città secondo il credo organicista.