Potrebbe essere così il titolo delle pagine dello spettacolo di vari quotidiani oggi. Sarebbe bello un mondo dove queste distinzioni non siano così essenziali nelle descrizioni di importanti eventi e io stesso ambisco a che questo avvenga al più presto, però è anche bello poter oggi dire che quello che c'è nel titolo è successo davvero.Non sono passati tanti anni, era il 2007, quando un partecipante nella categoria recitazione fu espulso per un presunto coming out e la storia non si è mai definita con chiarezza. Ieri sera, per così dire, la rivincita. Ovvio che nessuno l'abbia detto e, forse, nemmeno ci importa un granché, però è indubbio che un ballerino che parla come se imitasse Stefano Gabbana ed un fine cantante che interpreta There must be an angel degli Eurythmics non mi paiono proprio degli spaccafi**e trapiantati dal molo di Vado Ligure... Comunque, passando alla serata, devo dire che tutto sommato è stata sobria e divertente, ogni anno la scrivania degli spettatori professionisti è sempre più strabordante e la finale di Amici è sempre più un evento ufficial-popolare: a dimostrarlo quest'anno la presenza del vincitore di Sanremo, non proveniente dalla scuderia De Filippi, quasi a pagare dazio per il secondo posto di Emma. Concludo dicendo che per me avrebbe dovuto vincere la vera sorpresa di questa edizione e non parlo della Piccola Memole, ma di Annalisa, la Bjork italiana. Spero per lei, e per noi, che il non aver vinto non infici nella sua carriera perchè è lei che voglio sentire cantare ancora.
Amici 10: vincono due gay
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